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Il motto del nuovo anno sarà...

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Tanto per cambiare, il motto di TerreMotor per l’anno 2009 sarà proprio: Dagliene! Non confondetelo con una incitazione al teppismo stradale, cosa che da sempre TerreMotor avversa, ma come sprone ad un anno carico di attività motociclistiche, personali e condivise, tali da far vivere appieno il fantastico mondo delle due ruote.

L’impegno dello staff sarà quello di ogni anno, cioè facilitare il più possibile l’incontro tra utenti e non, appoggiare le iniziative meritevoli di divulgazione e cercare di organizzare interessanti appuntamenti tra gli iscritti, con la solita atmosfera di amicizia e convivialità. Tutto questo non potrà prescindere da un divertito interesse di tutti voi e dalla vostra volontà a partecipare. Pertanto vi invitiamo fin da ora a frequentare spesso il portale ed il forum per essere sempre aggiornati su quanto bolle in pentola.

Inizia un nuovo anno pieno di avventure.

Dagliene!!!
 

Buon Natale!

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Ciao a tutti,
prima di sparire tra un panettone e un grappino, vogliamo rubare 5 minuti del vostro tempo per due motivi.

Il primo, chiaramente, è fare a tutti gli auguri di un buon Natale, che porti in dono serenità e tanta felicità da spendere per tutto l'anno che viene.
Mi pare che quest'anno siano tanti i piccoli neo-terremotati da riempire di regali, mi raccomando, che siano motociclisticamente svezzati come si deve, la scuderia ha bisogno del ricambio generazionale ;)

La seconda cosa può sembrare abbastanza scontata, ma crediamo sia altrettanto importante. In questo periodo di feste possiamo regalare tantissimo con uno sforzo davvero piccolo. Cone le iniziative di Emergency e dell'Unicef possiamo dare una mano a chi è meno fortunato acquistando ad esempio i biglietti natalizi o direttamente con delle donazioni.
Anche gli importi più piccoli sono utili,sopratutto se siamo in tanti a donarli.
Quindi cercate gli stand di Emergency nelle piazze, o date un occhiata a quanto disponibile sul sito Unicef, ci sono tante idee carine e sopratutto con un grande valore.

Detto questo,rinnoviamo gli auguri a tutti voi, alle vostre famiglie e i vostri cari...che sia un natale come sempre all'insegna del DAGLIENE!!!

 

La moto ideale

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Ecco come dovrebbe essere!


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Come dovrebbe essere la moto ideale? O più precisamente: che caratteristiche dovrebbe presentare per soddisfare il motociclista medio? Dalla ricerca effettuata tra gli utenti TerreMotor, la moto ideale si rivela essere un mezzo atto a soddisfare pienamente l’obiettivo per cui è nata, cioè la sua guida. Non a caso per il 28,1% dei partecipanti al sondaggio, la caratteristica più importate del mezzo dei propri sogni è quello di avere una fenomenale ciclistica, intesa nella più ampia accezione del termine. Ciò significa avere a disposizione una moto che faccia della guidabilità, della stabilità e della sicurezza il suo miglior pregio. Una macchina che permetta al pilota di godere appieno dei sinuosi passi montani nelle uscite domenicali come delle triettorie a fil di corda nelle impegnative giornate pistaiole.

E così si conferma nuovamente l’idea che la passione del motociclista non può prescindere dal godimento diretto della guida, dal vivere il motociclismo a cavallo della sella e con il casco in testa piuttosto che dal limitarsi ad una platonica ammirazione delle moderne meraviglie meccaniche e stilistiche o alle onanistiche pratiche visive durante le telecronache dei gran premi. A supporto di questa tesi arrivano anche i voti di coloro che vorrebbero sentire tra le propie gambe un motore pronto e grintoso, incastonato in un mezzo sfruttabile in ogni occasione (25% dei voti per entrambe le caratteristiche), qualità che sicuramente possono essere ricondotte al bisogno di utilizzare una moto su strada piuttosto che ad una voglia di semplice possesso.

Dal sondaggio emerge oltretutto un motociclismo estremamente passionale e dal carattere spiccatamente egoistico (solo il 3,1% vorrebbe la moto comoda per due persone) e che al cuore non si comanda - in fatto di denaro - visto che solamente il 3,1% si è preoccupato dei consumi di carburante ed il 9,4% del mantenimento di un decente valore nel tempo di quanto faticosamente acquistato. Non è nemmeno fondamentale cucirsi su misura la propria cavalcatura (il 6,3% la vorrebbe personalizzabile al centopercento) se la stessa presentasse già i fondamentali requisiti elencati precedentemente.

Insomma, abbandonate momentaneamente le preoccupazioni pecuniarie e l’eccessiva volontà di personalizzazione, la moto ideale è quel mezzo che riesce ad offrire al motociclista una forte sensazione di libertà accompagnata dalle emozioni tipiche dell’essere padroni del proprio destino, anche se si sta parlando semplicemente di strade montane, di curve raccordate e di impegnativi tornanti.

Ed ora non vi resta che trovarla!
 

Terremotor smentisce l’EICMA

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I gusti son gusti


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Chi si attendeva che la grande novità Ducati confermasse il proprio appeal anche tra la nostra community rimarrà deluso. La StreetFighter di Borgo Panigale rimane addidittura ai piedi del podio delle preferenze delle super naked made in Italy. La moto più votata al salone di Milano non è riuscita a scalzare dall’immaginario “dagliene” degli utenti, tre modelli di altrettante case motociclistiche che da anni, anche se con varie rivisitazioni progettuali, percorrono le nostre strade ed affascinano milioni di motociclisti in tutto il mondo.

Al terzo posto di questo podio virtuale, troviamo infatti una moto che non ha bisogno di alcuna presentazione: l’Aprilia Tuono. Il pompone della casa di Noale convince ancora molti appassionati, forte del suo motore grintoso e di una ciclistica raffinata, senza contare il fascino che può emanare un marchio che da anni domina le corse nelle classi 125cc e 250cc. Con una potenza di 102 kW (139 cavalli) all’albero e una coppia massima che sfiora gli 11 kgm a soli 8.500 giri, Aprilia Tuono (nella versione R Factory) ribadisce la sua leadership prestazionale tra le naked bicilindriche.

Medaglia d’argento per l’intramontabile MV Agusta Brutale, un modello che affascina ancora tantissime persone in tutto il mondo, nonostante (o forse grazie al fatto che) la sua linea sia rimasta pressochè identica dalla sua nascita ad oggi. Un gioiello su due ruote molto amato anche dai divi di Hollywood, tanto che la casa madre ha dovuto produrre alcuni esemplari su specifica richiesta degli attori (famoso quello richiesto da Angelina Jolie tutto d’orato). Il 4 cilindri Varesino è anche garanzia di ottime prestazioni ed è accompagnato da una ciclistica tutta da scoprire e godere.

Il primo posto di questa classifica è anche una sorpresa: Benelli Cafè Racer. La tricilindrica italiana ha una linea spigolosa e futuristica, una vera e propria special portata su strada, inconfondibile nel suo aspetto quanto unica nella sua motorizzazione per la produzione italica. Acquistarla equivale al non passare inosservati. Ma oltre il suo stile unico, questa moto è forte di soluzioni tecniche molto interessanti e di un motore corposo che spinge forte, qualità che soddisfano anche il lato smanettone del motociclista appassionato. Complimenti alla Benelli!

Fuori dal podio troviamo la Ducati Street Fighter e la Bimota Delirio. La prima può conosolarsi con il titolo di più bella dell’EICMA 2008 ed essendo uscita da pochi giorni avrà modo di stupire gli appassionati nel prossimo futuro. La Bimota, nonostante la motorizzazione Ducati da 1078cc ed una dotazione tecnica da fare invidia ai professionisti, si trova in coda a questo gruppo di fantastiche (inutile nasconderlo) sorelle maggiorate. Visto che la sconfitta avviene a causa di modelli di case quali Benelli, MV Agusta, Aprilia e Ducati possiamo sicuramente affermare che: l’onore è salvo!
 

Vita da motociclista

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Finalmente è arrivato il fine settimana. E’ sabato pomeriggio, verso sera, il momento giusto per fare una giratina in centro a trovare gli amici di sempre. Ti siedi al tavolino del bar rigorosamente all’aperto, nonostante fuori ci siano si e no zero gradi ed inizi le solite conversazioni futili che ti fanno dimenticare una settimana di fatica lavorativa, godendo inebriato delle incredibili cazzate che riesci a sentire ed a dire. Mentre i viaggi d’acqua si fanno sempre più consistenti, un rombo incredibile squarcia l’idilliaca sensazione di mancanza assoluta di cervello.

“Tuona?!?” è l’immediato pensiero, ma il fatto che in cielo non ci sia una nuvola da mesi e che il rombo sale di intensità ti illumina: “il terremoto!”. Afferri il cervello lasciato fino a quel momento sotto il tavolino e realizzi che si tratta degli scarichi aperti di una moto supertuninghizzata, lucida come l’argenteria di mamma che si sta avvicinando.

Eccola. Sembra appena uscita dal concessionario, nonostante le evidenti modifiche agli scarichi, ai freni, la sostituzione delle pedaline e la livrea copiata pari pari dalla MotoGp. Sopra riconosci immediatamente lui: “il classico fighetto da bar”, accompagnato dalla strafigliuola di turno, in rigorosa minigonna e tacco vertiginoso. Lui fa lo splendido, con quel giubbottino motociclista style (ma firmato), gli stivali da guerriero e gli occhiali molto ChiPs, anche se ormai è buio da un pezzo.

Ammiri le evoluzioni di lei per scendere dallo striminzito sellino senza farsi fare una visista ginecologica da tutti gli astanti, come odi l’atteggiarsi di lui che sembra appena arrivato ai box dopo aver vinto la gara dell’anno al Mugello. Veramente odioso. Come vero motociclista lurido e puzzolente che affronta i pericoli delle strade domenicali, ti senti offeso da tale tracotanza. Che vergogna per la categoria. Quanto ben di dio sprecato (pensando alla moto e non alla strafigliuola).

Ritorni alle discussioni con gli amici, calcondo il tono e osteggiando apertamente personaggi come lui: quelli portati dalla piena, i figli degli anni in cui Rossi e le sue vittorie hanno portato per strada migliaia di motociclisti della domenica, buoni solo a pavoneggiarsi ed a viaggiare giusto dal garage di casa al centro città. Ti spingi a dire, ormai in preda al delirio, che sicuramente sarà finocchio e la strafigliuola non sarà altro che uno splendido accessiorio al pari di cupolini, portatarga e specchietti carbon look.

Ti alzi ed amareggiato torni a casa...

Finalmente un altro weekend. Gioioso hai finito di montare il nuovo scarico in titanio sulla tua moto “dimenticando” il db killer perché la marmitta deve respirare. Ti cambi per farti il tuo solito giro in centro. Arriva la tua signora, con quel vestitino corto nero che gli hai regalato poco giorni prima. Sarà l’atmosfera, sarà il rilassamento del fine settimana, sarà la marmitta nuova, ma lei ti sembra splendida. Si avvicina e ti sussurra “ Dai, mi metto il casco ed andiamo in centro con la moto, così non fatichiamo a trovare il posto per l’auto”. Non aspettavi altro. Parti.

Arrivi al semaforo prima del bar. E’ rosso. Sgasi un po’ per sentire il suono pieno dello scarico stappato. Guardi nello specchietto lei per vedere se ha delle reazioni a tali roboanti smanettate, e gli accarezzi la coscia coperta dal velato collant. Sposti lo sguardo sullo stivale in pelle di cui sei tanto fiero e poi succede qualcosa...

Inizi a pensare...

L’idea si fa spazio nel tuo cervello....

E’ terribile...

“Sono un classico fighetto da bar!” Nooooooooo.....

 


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