Messaggioda fast3r » lunedì 17 gennaio 2011, 0:14
Sono finito in terra, e malamente...
Preso dal cieco entusiasmo di riusare la moto dopo due mesi e mezzo di fermo, ma purtroppo con l'umore scazzato e i pensieri altrove, mi sono ritrovato ad andare veloce, un po' troppo veloce (non vi dico quanto per pudore, e perché me ne vergogno) su un rettilineo appena fuori città. Sfortuna ha voluto che, vuoi per l'asfalto freddo, vuoi per le gomme fredde, appena ho pinzato, troppo bruscamente, ho perso l'anteriore e son finito in terra, senza neanche realizzare quello che succedeva.
Ho strisciato interminabilmente per non so quanti metri sulla strada, la moto strisciava ancora quando mi son rialzato. Mi è andata bene, MOLTO bene. Era un viale alberato, con un fosso di lato, e in quel momento non passava nessuno nella mia corsia.
Me la sono "cavata", per miracolo, con una caviglia gonfia, le ginocchia sbrindellate e le mani piene di graffi (avevo dei guanti non in pelle). Il mio casco nuovo mi guarda deluso, con quella sua visiera tutta graffiata. Il giubbotto è strappato, i jeans a pezzetti.
La moto è incredibilmente quasi sana, il codone spaccato, pedana rotta, frizione piegata, tampone paramotore completamente piegato. Ha scivolato in linea retta, per la sua corsia, per decine di metri.
Un po' di sfortuna, molta più fortuna. Son cose dette e ridette, ma lo ripeto ancora una volta, più per me stesso che per voi. Quando andate in moto usate SEMPRE tutte le protezioni, anche se andate a fare la spesa o a comprare il giornale. Ma soprattutto, fate in modo che gli scazzi personali non influenzino la vostra guida, e accendete quel CAZZO di cervello.
Io l'ho imparato, a un prezzo molto basso, e ringrazio lassù perché m'è stato concesso di giocare lo jolly...
Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare... (
Fabrizio De Andrè)
Nel frattempo in Irlanda...