Questo è il "vero dubbio", quello fondamentale.
Come sapete io ho scritto qualcosa su questo argomento; come la penso non è mistero! Sono convinto che nessuna motivazione regge il confronto con la morte. Il problema è vederla veramente in faccia, la morte, e non solo per sentito dire..Innanzi alla "signora" tutti riflettiamo: sicuramente ci rimane facile parlare quando non abbiamo avuto il "reale" contatto con Lei..Io non l'ho avuto ed infatti rifletto ma sono ancora in sella..L'entità della passione dipende dal grado di conoscenza della morte che serve per farci venire in mente che non siamo fatti di gomma..Il vero problema è che non a tutti viene data questa possibilità. Puoi fare un botto solo nella vita, ma quello giusto..
Sono anche convinto che il cmpromesso serve a poco. Mi spiego: credo inutile passare da una race replica ad una nuda per limitare il pericolo. Anche con un SH 300 ci si può iniziare a giocare ed inguaiarsi. Certo le velocità e le reazioni non sono le stesse, ma le due ruote sono sempre un casino se si ha una certa testa..e non potete sapere quanto mi costi scrivere queste cose..
In realtà il modo per limare il pericolo potrebbe esistere, senza annullare definitivamente il proprio animo motocilcistico..
Parlavo proprio con Giulio sere fa sulla consapevolezza della strada: essere motociclisti esperti non significa solo controllare il mezzo ma anche saper leggere l'ambiente che ci circonda e conoscere noi stessi. E' una sorta di sesto senso, difficile da spiegare: la guida della moto diviene uno dei tanti aspetti di una vera e propria esperienza a 360°. Una lepre che sa solo correre forte è facile preda del cacciatore rispetto ad un'altra esperta, furba ed attenta a tutti i fattori e mai superficiale..
Inoltre si potrebbe decidere di andare solo in pista; c'è chi fa trial a 30km/h e trova emozioni in altre cose; c'è chi si è preso un motard e gira in kartodromo spesso ed a costi ridotti..ma non vuole più andare in strada..
Ogniuno trova il suo modo..
Il fatto è che nessuna decisione di quelle FONDAMENTALI si prende senza sofferenze. Chi si allontana da una passione detta vera senza sacrifici, significa che non l'aveva così vera (la passione) e quindi il difficile sta nella rinuncia e non nel trovare le motiazioni che ti fanno tornare in sella. L'uomo è bravissimo nel cercare di rendere "nobile" il modo di continuare a fare la cosa che si vuole rispetto a quella "intelligente"..Io in questo credo di avere pochi rivali..
Comunque, dai..essere più accorti e rivedere certe cose limita di molto il pericolo. E' vero che ci sono molti incidenti, ma anche vero che ci sono molti stronzettini in giro..
Saluti.