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Dr.Manetta ha scritto:Fare la sostituzione su tutta la rete stradale italiana sarà un impresa titanica.
fast3r ha scritto:Dr.Manetta ha scritto:Fare la sostituzione su tutta la rete stradale italiana sarà un impresa titanica.
Non credo succederà mai... è più probabile che le nuove barriere vengano utilizzate solo per nuovi tratti stradali o al posto delle vecchie solo nelle strade dove era già previsto un rinnovamento per altri motivi!
Dr.Manetta ha scritto:Fare la sostituzione su tutta la rete stradale italiana sarà un impresa titanica.
Incrociamo le dita
fast3r ha scritto:Non credo succederà mai... è più probabile che le nuove barriere vengano utilizzate solo per nuovi tratti stradali o al posto delle vecchie solo nelle strade dove era già previsto un rinnovamento per altri motivi!
Artax80 ha scritto:Con tutti i Km da sostituire finiranno nella prossima generazione!....forse
Il Comitato Europeo Normazione (CEN) ha rimandato la votazione sul nuovo protocollo di omologazione dei guard rail, che introduceva dei test specifici per i motociclisti. Lo ha fatto riducendo la proposta di protocollo (1317-8) a semplice specifica tecnica (Technical paper).
Aline Delaye, segretario generale della FEMA presso l'impianto Cidaud di Valladolid per dei crash test su un guard rail Hiasa
Avevamo atteso a lungo e con la massima fiducia questo mese di giugno, per la riunione del Comitato Tecnico incaricato (TC226), invece è arrivata questa inattesa doccia fredda. Un'occasione persa.
Dopo tre anni di lavoro, a un passo dal successo, hanno vinto i lobbysti dei costruttori di barriere, spaventati dal fatto che i loro prodotti potessero finire fuori mercato. Su 14 paesi il voto contrario è stato espresso da 8 stati: Regno Unito, Germania, Repubblica Ceca, Olanda, Finlandia, Svezia e Irlanda. Hanno invece coerentemente (e inutilmente) difeso il protocollo Francia, Belgio, Norvegia, Italia, Portogallo e Spagna.
Il segretario generale della Federazione Europea delle Associazioni di Motociclisti (FEMA), Aline Delaye, ha espresso un commento particolarmente sconsolato. "Posso solo prendere atto di questa decisione con grande amarezza. Credo che i membri del CEN abbiano perso un'occasione storica per fare la storia della sicurezza della moto. Ora quello che sarà di queste specifiche tecniche per me è un mistero. E ho dei dubbi sulla legittimità degli argomenti portati avanti da coloro che hanno votato no allo standard europeo. Ma questa è la situazione". Già, la FEMA è fra le parti che più hanno lavorato perché l'ottavo capitolo della norma 1317 si concretizzasse. E oggi la Delaye non può non far notare come il Comitato Tecnico abbia preso questa decisione così impopolare nonostante una risoluzione europea (319) invitasse a mettere a punto uno standard come quello appena bocciato. Nonostante il protocollo 1317-8 avesse già dimostrato in Spagna, dove è applicato da anni, la sua efficacia. Nonostante le numerose testimonianze prodotte per ribadire l'esigenza di promulgare quanto prima questo standard e, infine, nonostante i tanti tecnici ed esperti che, dall'interno del CEN o dai singoli stati, si sono adoperati per trovare dei punti di contatto fra le diverse proposte che venivano portate avanti.
Era tutto pronto, ci hanno fregati.
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