Oggi è un giorno triste per me.
Oggi dovrebbe essere un giorno triste per tutti coloro che guardano con preoccupazione l'attualità, gli scempi della politica...un mondo che crea una malattia che si chiama anomia disadattamento e senso di inappartenenza, ma che non crea l'antidoto.
Oggi è un giorno triste perchè se ne va un gran pezzo della nostra storia.
Oggi è un giorno triste perchè perdiamo una voce.
Una voce obiettiva.
Una voce curiosa.
Una voce che non ha mai guardato in faccia a nessuno.
Una voce sola in un mondo standardizzato.
Una voce che in dieci minuti sapeva demolire tutto lo sterco mandato in onda precedentemente.
Un uomo piccolo se ne va. Esce dal palcoscenico vero imbattuto, senza macchia e senza rimpianti:
fu colui che fu in grado di analizzare dall'alto il '68 mentre lo viveva;
fu colui che non ebbe dubbi dire le cose come stanno fino alla fine, noncurante delle conseguenze.
Giornalista old style e fondatore di una nuova scuola: la sua.
Mi auguro solo, con tutto il cuore che qualcuno anche nel suo piccolo possa trarre forza ispirazione e motivazione dall'operato di questo piccolo uomo;
affinchè non sia l'ultimo.
Buonasera signor Enzo Biagi.