La pericolosit? delle 2 ruote

Per condividere forti emozioni

Moderatori: CountZero, k3pp0, tabauro, Zuzz

Avatar utente
Bendo
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 7538
Iscritto il: lunedì 17 aprile 2006, 18:59
Moto: Honda Hornet 600 Blu
Località: Gnoccolandia
Contatta:

La pericolosità delle 2 ruote

Messaggioda Bendo » mercoledì 17 gennaio 2007, 14:11

CICLISMO: L`INCREDIBILE MORTE DI GALVEZ


``Il suo manubrio si e` agganciato con il manubrio del belga De Fauw mentre stava rimontando il gruppo: le biciclette sono andate per conto loro e Galvez e` andato a sbattere dritto per dritto contro la balaustra in fondo alla pista. Ha perso subito conoscenza e hanno tentato di rianimarlo, il che era gia` una cosa grave. La caduta pero` non sembrava una cosa gravissima, abbiamo pensato ad uno svenimento: parlano di emorragia interna, di spappolamento della milza...``, e` ancora sotto choc Marco Villa, pistard italiano gia` iridato con Martinello nell`americana, testimone della tragedia del velodromo di Gand che ha visto la morte dello spagnolo Galvez per una caduta nel corso della seconda serata della Sei Giorni. ``Non riusciamo a credere come sia potuto succedere, non ho memoria di tragedie del genere nel ciclismo su pista - ha continuato dal Belgio il 37/enne lombardo - Era un tipo tranquillo, un velocista come tanti, magari un po` kamikaze... Ma nelle competizioni all`americana certi rischi non ci sono perche` siamo sempre tutti in fila, non e` una disciplina pericolosa``. Galvez, campione del mondo in carica dell`americana - aveva vinto il titolo con Llaneras a Bordeaux nello scorso aprile - era infatti considerato uno sprinter `irregolare`, un po` sporco, e se lo ricorda bene anche Mario Cipollini. Nel Giro d`Italia del 2003 infatti il Re Leone cadde a 150 metri dal traguardo della tappa di S. Dona` di Piave sull`asfalto reso viscido dalla pioggia a causa proprio della precedente caduta di Galvez. Lo spagnolo entro` sparato in curva e travolse nella caduta il campione del mondo. I due urtarono violentemente le transenne riportando qualche ammaccatura. ``Non ricordo neanche io tragedie del genere nel mondo dei professionisti, specie nelle Sei Giorni - ha spiegato costernato il ct della pista azzurra Sandro Callari - soprattutto in piste di legno come quella di Gand. La mia memoria si ricorda di incidenti solo per i ragazzi, allievi o junior e me ne ricordo solo due negli ultimi 30 anni. Una volta a Padova un ragazzo cadde e sbatte` la testa, un`altra volta a Bassano del Grappa un altro incidente mortale in allenamento nel derny, ma niente di piu```. Il mondo della pista non e` abituato a simili tragedie, ma ricorda la scomparsa del belga iridato, Stan Ockers, che mori` nel 1956 cadendo in pista ad Anversa. Il mondo delle sei giorni non piu` quello di una volta, quando i velodromi d`inverno erano stracolmi di pubblico, ma conserva specie all`estero una certa popolarita`. L`ingaggio di Galvez si aggirava sui 10 mila euro a sei giorni, tariffa medio alta. Quando Paolo Bettini ha corso nelle scorse settimane la Sei Giorni di Monaco, dove Galvez era con la moglie in viaggio di nozze, ha percepito un premio di 100 mila euro. Il leader indiscusso delle serate in pista e` pero` lo svizzero Risi, il cui cachet e` di 15 mila euro a serata.
"Piego, quindi sono."
(Joe Bar)
ImmagineBendo :bob: :bendo:
"Poche osservazioni e molto ragionamento conducono all'errore,
molte osservazioni e poco ragionamento conducono alla verità."
(Proverbio cinese)

Torna a “L'angolo serio”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 25 ospiti