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mephistophele ha scritto:Non sono uso a seguire le trasmissioni del dopo tragedia...ma ieri sera ho ascoltato con interesse ed un pizzico di meraviglia le parole dette dai suoi cari intimi.
La sfera di persone che strettamente lo hanno circondato ha contribuito a farne quello che era.
Il sunto di Kate nel finale dell'intervista racchiude tutto il significato di come vivevano il mondo delle corse motociclistiche.
Kate (fidanzata) ha scritto:Dimenticare non si può, posso solo conviverci con questo dolore. All'inizio - racconta la giovane - credevo di non farcela ma in queste ore ho pensato di non poterci convivere con questo dolore, per me, per i genitori di Marco, ora sono quasi convinta di potercela fare
Oggi sono andata nella nostra casa, ho provato a dirgli che mi aveva detto che non ci saremmo mai lasciati, e invece si è sbagliato. Ho provato a dirglielo, e ho pensato che magari mi succede come in 'Ghost'. Penso che magari, quando sarà pronto, mi darà un segnale per continuare
Tutti dicono che sono giovane ma non sono fortunata: ho ancora settant'anni davanti prima di raggiungerlo, è lunga.
...
Quando ho visto che non aveva il casco ho capito che non c'era niente da fare, ho pregato, e mi sono venute in mente le parole del suo capotecnico che gli aveva detto 'non mollare mai'. Speravo che anche in quel momento lo stesse ascoltando, invece non era così.
In ogni gara, se qualcuno si faceva male, lui diceva 'sono le corse, se non vuoi farti niente stai a casa'. E ora - conclude la ragazza - penso che vorrebbe che finissi quest'intervista dicendo 'e oh, sono le corse'
Rossella (mamma) ha scritto:Lo abbiamo accompagnato solo in quello che gli piaceva fare. La vita, se non facciamo quello che ci piace, diventa un rimpianto e lui sicuramente di rimpianti non ne avrà. Ci ha lasciato un bel ricordo e un bel messaggio e noi siamo fieri che sia stato così.
Era molto ironico cercava sempre di sdrammatizzare le cose, certamente questa è una cosa che non si può sdrammatizzare perché è così e basta. Però noi lo dobbiamo tenere vivo, essere sereni e tenerlo vivo. La vita deve andare avanti, Marco ci sarà sempre. Sono sempre convinta di essere una mamma fortunata per quello che ci ha dato Marco, e per la Martina che è rimasta con me.
Ci mancherà molto perché era un grande casinaro, la casa era bombardata da quello che lasciava in giro, dal suo tono di voce forte. Questo chiasso ci mancherà. Non ci è mai passato per l'anticamera del cervello 'se non avessimo fatto'.
Il presidente della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti ha scritto una lettera a Carmelo Ezpeleta, a.d. della Dorna. Si legge nella lettera: Mentre ci prepariamo all’ultimo, triste appuntamento con Marco Simoncelli, in occasione del suo funerale di domani, crediamo sia necessario trovare il modo più semplice per ricordare per sempre un pilota che animava il paddock del Campionato del Mondo velocità e la classe MotoGP in pista, con la sua bravura ed il suo carattere assolutamente speciali. Un pilota ed una persona che ci mancheranno per sempre! Pertanto, la Federazione Motociclistica Italiana chiede alla Dorna di volere ritirare per sempre il numero di gara “58” nella massima categoria del Campionato del Mondo di velocità. Sono certo che la Dorna possa e voglia comprendere il senso profondo di questa richiesta, e siamo dunque molto fiduciosi nel suo accoglimento”.
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