In questi giorni la temperatura è alta e l'assenza di pioggia ha tenuto le strade in ottimo stato considerando il periodo. Ma la pacchia sembra stia finendo e così ieri mattina ho deciso per un giro breve..Qualche curva prima che arrivi la pioggia e che le temperature crollino inesorabilmente. Esco, passo a casa di un amico e lo trovo intento a smanettae su una moto diversa dalla sua fedelissima R6 2004. I ricordi adolescenziali mi assalgono: è l'Aprilia Futura 125! La moto del fratello maggiore, regolarmente passata nelle sue mani a 16 anni..Una libidine affumicata che io non ho mai avuto tutta mia, vista la totale avversione di mio padre verso questi puledrini da 30 cv..
La scoperta più bella è che la moto funziona perfettamente: è stata rimessa in forma accuratamente a mia insaputa..doveva essere una sorpresa. L'amico l'accende, la scalda e poi si siede in automatico sul mio 636..Non so se a voi avrebbe dato fastidio..Per me è stato un regalo e l'autore del gesto era ben consapevole di questo.
Mi siedo e...trauma! Quella che 20 anni fa era una race replica adesso è una tourer nella seduta..io immaginavo questo ma la cosa che pur aspettandomi mi ha comuque sorpreso è il peso..naturalmente. Se si sale su un Booster ci si aspetta qualcosa di leggero, ma quando i tuoi ricordi da sedicenne sono fissi su una sensazione di grande, potente e specialistico (se paragonato ai tuboni 50..che diventavano 80cc ), rendersi conto che a 30 anni quella non è che una bicicletta mi fa più impressione di quando ho rivisto da adulto l'aula in cui ho frequentato la 1a elementare: era un buco e la ricordavo enorme!
Leggera si, ma non stretta, anzi! Tutto era adatto alle mie dimensioni. Ad essere pignoli la leva del freno era fin troppo distante. Il rumore secco e metallico (molto forte rispetto ai canoni attuali) anticipa l'odore di castrol 2t che di li a poco mi sarebbe penetrato anche nelle mutande..In effetti non era carbuarata alla perfezione e fumava un pò troppo, ma non ho permesso alla cosa di rovinarmi l'idillio.
La moto era gommata nuova con delle Pirelli Sport Demon; nuove anche le pasticche freno Brembo verdi (mi sembra). La cosa mi da fiducia, ma credetemi la parola fiducia in questa moto è il vero mantra che dovete ripetere a voi stessi perchè quello che ho provato una volta arrivate le curve è stata un'esperienza illuminante!
Si sarebbe tentati di parlare del motore, della sua nostalgica erogazione buona solo dagli 8.000 ai 10.000, quando la valvola si apre ed il netto "prrraaaaaammmm" vi coinvolge i sensi...Certo..Tutto molto bello e soprattutto formativo! Se col Kawa (che è solo un 600) ho la scelta di 3 rapporti per uscire da una curva in tre modi diversi si, ma mai "indecorosi" anche con le "scelte lunghe", qui è fondamentale il regime altrimenti ti pianti e, velocità e spinta a parte, rischi di non avere il supporto dal motore quando devi alzare la moto col gas durante la piega: senti il vuoto e continui a curvare pur non volendolo fare. A quel punto la alzi tu con le braccia..e ok..tanto è una bici e ti scappa anche da ridere..
Ma qui si apre il secondo capitolo..quello più intenso: La GUIDA! Risvegliatomi dal torpore della "rimembranza leopardiana" data dal motore (effetto doppio, visto che Leopardi è proprio l'autore che si studia negli anni da 125!), mi concentro nelle curve. Sono passati 20 anni! Si sente nella posizione, ma sospensioni ancora belle rigide (avrei scambiato il mono della Hornet con quello 1000 volte. Non è solo l'assenza di potenza a fargli fare bene il suo lavoro: è proprio fatto bene ed è anche..duraturo), frenata decisa e modulabile, gomme buone, ma soprattutto una ciclistica rapidissima, beh..tutto questo non sembra di 20 anni fa..o meglio: è l'esempio di come 20 anni fa le 125 erano moto vere e forse più "vere" dei vari 600 jap dell'epoca..
Parlavo di FIDUCIA? Ecco qui ci vuole coraggio e sapete perchè? Perchè, è incredibile, ma curvare con questa moto nel modo in cui ero abituato non basta! Non parlo di avere coraggio perchè il mezzo non regge..il contrario! Il rapporto percorenza/piega per questa ciclistica è imbarazzante! Pensate di curvare e lei curva velocemente e senza piegare troppo, quindi gira facile. Allora cominciate a pensare: "se piego di più, vado più forte? Esatto.." Pieghi di più e le velocità aumentano ma lo scarso peso non ti fa sentire molte forze sul groppone che creano resistenze. Non ci lotti con la fisica, anzi è tutto molto leggero! Pieghi ancora e la velocità continua a salire. Cominci a non frenare più..tanto lei gira senza cotringerti al piegone o cose simili..quando inizi a sentire che stai piegando un pò allora stai curvando a velocità che il buon senso non prevede. Ti accorgi che se hai coraggio/scarso spirito di conservazione ti puoi tuffare in curva a qualunque velocità..solo dello sporco o un ostacolo improvviso possono fermarti (ed in modo drastico!). Dove il motore non conta troppo (vedi misto un pò in discesa) le moto grandi lottano, quella danza e sarebbe in grado di fare scherzetti a tutti. Gira talmente tanto che all'inizio tagliate le curve..poi fatta l'abitudine ci si accorge che se si vuole piegare un pò e non si vuole tagliare nell'altra corsia bisogna andare forte..mahh il paradosso del motociclista!!
Dalle mie parti sta per aprire una sorta di motardodromo/kartodromo...E' grande per Kart ma forse piccolo per le moto..magari un 600 ci gira..sicuramente i vari 125 e 250 a 2t li faranno il bello e cattivo tempo..
Avevo dimenticato (forse perchè ho saltato un pò le tappe) che razza di apprendistato sa dare una 125 2t di quelle vere..e di che razza di moto si trattava! Pensate che le versioni successive come la rs extrema (che un mio amico ha stupidamente venduto) sono ancora meglio! Sono salito con l'atteggiamento di chi si tuffava nel passato, sono sceso con gli occhi spiritati e con la voglia di provarla in posti più sicuri..perchè se non osi sul serio..non sai che ti perdi!
Saluti.