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Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: giovedì 14 ottobre 2010, 17:19
da gianluigibombatomica
È lo "sciopero della saponetta". Tra produttività e igiene, alla vigilia dell'arrivo di Valentino Rossi e del lancio della nuova moto Diavel, l'ultima battaglia sindacale in casa Ducati si gioca su cinque minuti. Anzi dieci, la durata delle due pause concesse fino a pochi giorni fa agli operai per lavarsi le mani prima di pranzo e a fine turno. Un'usanza storica nei capannoni di Borgo Panigale. Ma nel mondo che corre per l'azienda non c'è più tempo per la pausa saponetta.

Via il privilegio, dunque. Unilateralmente. E immediate le proteste degli operai perché, dicono, si è sempre "staccato" cinque minuti prima per togliersi di dosso il grasso dei motori. Un'abitudine regolamentata che ora, in tempo di crisi, l'azienda sacrifica sull'altare della produttività: il permesso è stato tagliato qualche giorno fa scatenando le ire dei sindacati che, come spesso accade, reagiscono a ranghi separati. La Fiom già stamattina a suon di volantini chiederà ai lavoratori di scioperare 15 minuti a pranzo e altri 15 all'uscita (la durata minima di sciopero prevista per legge), per procedere poi a oltranza finché l'azienda non si rimangerà l'affronto. La Fim Cisl organizzerà scioperi simili e annuncia diffide legali per violazione degli accordi contrattuali.

Ma l'azienda non demorde. "Dobbiamo recuperare efficienza, e questo è solo uno dei sistemi, peraltro indolore - spiega il capo del personale Ducati Luigi Torlai - chiediamo agli operai di lavorare dieci minuti in più al giorno, che in un anno per noi significa molto. Le mani del resto se le possono lavare all'uscita". La novità è già stata introdotta in officina, da ieri nel reparto montaggio motori e presto in tutta l'azienda, ma capita in un momento delicato: tra lunedì e mercoledì ci sono le elezioni dei rappresentanti sindacali.

"Forse la Ducati vuole far pagare Valentino Rossi a noi", risponde a stretto giro di posta il segretario bolognese della Fiom Bruno Papignani. "Non vorrei che Del Torchio si sia montato la testa e voglia fare un pò il Marchionne, ma non mi pare la persona giusta", ha aggiunto intervistato su "Radiotau".

da Repubblica.it

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: giovedì 14 ottobre 2010, 19:12
da Bendo
Boh... non sono 5 minuti che fanno la differenza secondo me.

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: giovedì 14 ottobre 2010, 19:36
da 2LE
be' 5 minuti per una persona non son molti ma se i minuti diventano 10 perche' le pause sono 2 e per 5 giorni alla settimana diventano 50 per un mese son 200 minuti moltiplicalo per ogni operaio e alla fine ci si accorge che i 5 minuti diventano parecchie ore,per un azienda e' comunque un bel recupero.

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: venerdì 15 ottobre 2010, 10:56
da Fili_speed
guarda possono essere anche 200 minuti o quanti ne vuoi ma estorti non portano produttività all'azienda, secondo me.
se estorti, quei 5 minuti gli operai se li prendono da un' altra parte, si puliscono la postazione interminabilemente o non trovano una chiave e fanno il giro dello stabilimento per cercarla ecc ecc ecc, ci sono mille modi.
quei 5 minuti mi sembrano più simbolici che altro...
piuttosto un'azienda che cerca produttività, si inventa un turno in più, scorrimenti e robe varie, tipo pomigliano o comunque cose che si fanno in molte altre fabbriche, questa mi sembra più un provvedimento per indisporre ...

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: venerdì 15 ottobre 2010, 11:22
da Dr.Manetta
...o per dare l'idea di una fabbrica in clamorosa crescita. Anche io concordo che 5 minuti a testa a fine turno (anche se è vera l'idea della moltiplicazione) sulla produttività globale influiscono poco o niente. Sono schermaglie che preludono sempre a cambiamenti, positivi o negativi lo dirà il tempo.

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: venerdì 15 ottobre 2010, 12:53
da 2LE
anche io son del parere di Fil se togli quei 5 minuti gli operai se ne prenderanno 10 per ripicca

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: lunedì 18 ottobre 2010, 14:57
da shaitan
nun c'ho parole -_-

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: lunedì 18 ottobre 2010, 18:39
da Vulpix
5 minuti alla fine della fiera non cambiano un accidente nè agli operai, nè alla Ducati.
Perchè? Perchè come già scritto, un dipendente "ciondolerà" 5 minuti in più quando arriva, e 5 minuti in più prima di uscire.

Da parte di Ducati, la vedo come un ottima mossa per creare malcontento.
E da parte dei dipendenti, la solita scusa per far della polemica.
Diciamocelo. Alla fine fin fine, come ho già detto, non cambia NIENTE. Se non che ora inizierà una tiritera infinita tra sindacati e Ducati.
Che poi tecnicamente, da quello che ho capito leggendo (quindi niente di più facile che abbia capito male), questa dei "5 minuti per le mani" era una sorta di regola non scritta, quindi se non era a contratto ma (come da articolo) una "usanza storica" (ripeto, quindi NON a contratto), i dipendenti non possono dire nemmeno "bau" se l'azienda decide di far rispettare l'orario di lavoro nella sua interezza.

Ma morale della favola, penso che sia veramente una cazzata immane.
Complimenti sia a Ducati che ai Dipendenti per le rispettive genialate. :primo:

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: martedì 19 ottobre 2010, 17:43
da mephistophele
Si potrebbe (condizionale) prendere spunto per parlare dell'operato sindacale odierno...ma mi limito a dire che concordo con Vulpix :bene:

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: martedì 19 ottobre 2010, 18:20
da gianluigibombatomica
gianluigibombatomica ha scritto: "Dobbiamo recuperare efficienza, e questo è solo uno dei sistemi, peraltro indolore - spiega il capo del personale Ducati Luigi Torlai - chiediamo agli operai di lavorare dieci minuti in più al giorno, che in un anno per noi significa molto. Le mani del resto se le possono lavare all'uscita".

Bah, per un'azienda che produce un prodotto in serie, dieci minuti di lavoro in più al giorno per ogni singolo operaio, moltiplicato per il numero degli operai stessi e per i giorni lavorativi fa aumentare la produttività dell'azienda in maniera tangibile. Che poi l'abolizione di questa regola, scritta o non scritta che sia, faccia guadagnare molto meno di quanto il semplice calcolo farebbe supporre è anch'esso incontrovertibile. Però se pensate alle aziende che fanno prodotti in grande serie (tipo Fiat), dove si lavora su 3 turni 24 ore su 24, la cosa non deve stupire più di tanto. Mi spiego meglio, l'azienda Ducati è probabilmente in forte crescita da un pò di anni a questa parte, sino a 10 anni fa la linea di prodotto ducati era composta da: superbike, supersport, sport tourer e monster. Oggi i numeri sono in forte crescita (penso), la gamma è diversificata e il livello tecnologico/qualitativo è cresciuto notevolmente. Per forza di cose, l'azienda deve migliorare ed affinare il processo produttivo, deve passare dallo status di piccola azienda quasi artigiana a grande multinazionale affermata anche in termini di qualità e redditività del processo produttivo. Io la vedo più come un cambiamento di filosofia.

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: lunedì 25 ottobre 2010, 13:51
da gianluigibombatomica
Commenti e reazioni a valanga perchè Marchionne ha detto che la Fiat senza l'italia andrebbe meglio.
Anche qui si può notare bene come i nostri politicanti a volte non vogliano cogliere il succo delle questioni. Fiat è stata un azienda ad un certo punto para-statale, con manager a dir poco ridicoli. Marchionne sta solo dicendo "ora siamo un azienda seria che sta in piedi con le proprie gambe" e che per andare avanti deve operare in un contesto altrettanto qualificato. Se il costo del lavoro è cosi alto in Italia e di conseguenza gli stipendi così bassi, la colpa è dello Stato.


opinione personale, magari ho frainteso ma non radiatemi dal forum! :angel:

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: lunedì 25 ottobre 2010, 14:22
da CountZero
gianluigibombatomica ha scritto:Commenti e reazioni a valanga perchè Marchionne ha detto che la Fiat senza l'italia andrebbe meglio.
Anche qui si può notare bene come i nostri politicanti a volte non vogliano cogliere il succo delle questioni. Fiat è stata un azienda ad un certo punto para-statale, con manager a dir poco ridicoli. Marchionne sta solo dicendo "ora siamo un azienda seria che sta in piedi con le proprie gambe" e che per andare avanti deve operare in un contesto altrettanto qualificato. Se il costo del lavoro è cosi alto in Italia e di conseguenza gli stipendi così bassi, la colpa è dello Stato.


opinione personale, magari ho frainteso ma non radiatemi dal forum! :angel:


:bene:

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: lunedì 25 ottobre 2010, 15:16
da Dr.Manetta
Purtroppo mi sono perso il discorso in diretta, quindi mi esprimo senza conoscere bene il contesto, premessa doverosa.
Comunque, tanto per portare avanti il dibattito, dico che un manager a livello di Marchionne avrebbe dovuto sicuramente porre più attenzione ad esporre una tale affermazione. E' scontato, banale e palese che la situazione lavorativa italiana è causa dello Stato. Come è scontato, palese e banale che FIAT non esisterebbe più senza lo Stato stesso. Quindi 1-1 palla al centro. Invece di dire banalità, da una parte e dall'altra, ci vengano a raccontare come uscirne.
Ma tanto ora abbiamo Avetrana.

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: martedì 26 ottobre 2010, 11:37
da Fili_speed
avetrana speriamo che si decidano a non parlarne più, vigliacchi.

l'intervista di marchionne la trovi qui http://www.youtube.com/watch?v=SfKCGqa68wY , poi c'è anche la seconda parte.

c'è un punto in cui parla proprio dei prestiti statali e delle ingerenze statali nelle gestioni, dacci un occhio.
se vai andare a fondo ci trovi dei collegamenti anche con le tue scarpe da ginnastica dell' altro post!

Re: Alla Ducati sciopero della saponetta

Inviato: martedì 26 ottobre 2010, 12:07
da Dr.Manetta
Vedi che la scarpa da tennis è un problema serio e sottovalutato! :dehehiou:

I filmati da lavoro non riesco a vederli. Spero di trovare un accesso per ascoltare quanto detto. Una volta che avevano intavolato un discorso sul lavoro...
:boh: