Referendum

Qui si parla un po' di tutto

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Re: Referendum

Messaggioda CountZero » giovedì 9 giugno 2011, 10:42

Dr.Manetta ha scritto:
k3pp0 ha scritto:Io...sto leggendo tutto...e vi ringrazio, è partita come una cazzata e invece ci sto imparando un botto di roba.

Grandi :)

Mi associo, assolutamente. :bene:

Assolutamente d'accordo... anche se ad ogni nuovo post penso di no nriuscire ad arrivare alla fine... solo perche' sono lunghi :bene:
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Re: Referendum

Messaggioda Dr.Manetta » giovedì 9 giugno 2011, 11:10

Oltre ad apprezzarvi dico....

Non sono d'accordo sul fatto che questi referendum siano inutili, proprio perché fungano da cassa di risonanza (vox populi) indipendentemente dalla loro rilevanza giuridica. Per risparmiare, si sarebbero potuti accorpare alle amministrative, questo è vero.
In quanto al talebanismo politico, questo è trasversale, per l'una e l'atra visione della realtà. In questi giorni, tra articoli di giornale e trasmissioni tv, se ne sono sentite di cotte e di crude, purtroppo.
Inoltre io rimango dell'idea che una scelta del genere non possa essere decontestualizzata dalla realtà del Paese. Non viviamo in sistemi perfetti.
Inoltre credo nel caso:
primo referendum sul nucleare = Cernobyl
secondo referendum sul nucleare = Fukushima
Segnali forti...

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Re: Referendum

Messaggioda tabauro » giovedì 9 giugno 2011, 13:25

OIDDI ha scritto:1)Gli ultimi 100 Miliardi di euro sono (dati che si trovano in giro per internet) sono i soldi utilizzati per incentivare le "alternative": vi siete mai chiesti quanti MWh anno siamo riusciti a coprire con questa spesa? Sapete quanta dell'energia nazione siamo riusciti a recuperare? Vi siete mai chiesti quante centrali nucleari si sarebbero potute costruire?


fonte wikipedia:
questo è il link
http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_di_energia_elettrica_in_Italia
lo trovate alla voce "oneri generali del sistema elettrico".

Circa il 7 % delle bollette è costituito dai prelievi CIP6 (che fanno parte della componente A3), formalmente introdotti per finanziare le energie rinnovabili, ma in pratica utilizzati in gran parte – in violazione delle normative europee – per finanziare l'incenerimento di rifiuti urbani o la combustione di scarti di raffineria.

Nel 2008 gli oneri previsti per lo smantellamento delle centrali nucleari italiane (devoluti quasi completamente alla SOGIN) e per le "compensazioni territoriali", cioè gli incentivi economici da versare ai comuni in cui sarà costruito il previsto deposito nazionale per le scorie nucleari (previsti in particolare per evitare il ripetersi di sollevazioni popolari come quelle di Scanzano Jonico) sono stati rispettivamente di 500 e 500 milioni di euro.[41]

I costi sostenuti per l'incentivazione dell'energia fotovoltaica col conto energia sono stati nel 2009 di 292 milioni di euro.


sempre allo stesso link ma alla voce "Dipendenza" trovate questo:

Considerando sia i combustibili sia l'energia elettrica importata, l'Italia dipende dall'estero per circa l'81% della propria energia elettrica per l'anno 2008. Tale valore viene dato dalla quota di generazione termoelettrica (fatto salvo i contributi relativi a combustibile nazionale, combustione di biomasse e rifiuti), più gli scambi di energia con l'estero.
Tuttavia, va osservato che, anche modificando il mix energetico, non sono possibili sostanziali variazioni di questa percentuale: che si parli di carbone, petrolio, uranio[43] o metano, le riserve italiane sono comunque molto inferiori al reale fabbisogno, per cui l'approvvigionamento avverrebbe comunque principalmente dall'estero. In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.
Questa situazione è comune alla gran parte dei paesi europei, dipendenti comunque da paesi extraeuropei per l'importazione di idrocarburi o uranio.

Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38,5 miliardi di euro.

A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37,5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa[44] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera.
Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.[45]


alla voce "Scambi con l'estero" si legge sostanzialmente che anche se importiamo l'80% di energia elettrica, in realtà ce ne occorre solo 1,5% per il reale fabbisogno, il resto lo importiamo perchè, per il gioco giorno/notte, è economicamente + vantaggioso.

L'importazione non è sempre proporzionale alla richiesta: il fabbisogno energetico italiano viene sostenuto da corrente prodotta all'estero per un'aliquota che può oscillare tra meno del 10% in fase diurna fino a punte massime del 25% durante la notte. Tale importazione avviene da quasi tutti i paesi confinanti, anche se le quote maggiori sono quella proveniente dalla Svizzera e, a seguire, dalla Francia (è da notare, tuttavia che attraverso la Svizzera viene veicolata anche parte dell'energia francese richiesta dall'Italia[25] vista l'insufficienza degli elettrodotti diretti); considerando dunque questi due Paesi insieme, da Francia e Svizzera proviene quasi l'80% di tutta l'importazione italiana di elettricità.[26].
Parte di questa energia (in particolare quasi il 40% di quella "svizzera"[25] e l'87% di quella "francese"[27]) viene prodotta con centrali nucleari. Il Gestore dei Servizi Energetici italiano pubblica ogni anno una stima dell'origine dell'energia effettivamente immessa nel sistema elettrico italiano comprendente anche gli scambi con l'estero; per il 2009 il nucleare, integralmente d'importazione, incideva per l'1,5% del totale.[28]
In effetti l'importazione notturna è percentualmente molto più importante di quella diurna proprio a causa della natura della produzione elettrica con centrali nucleari; queste infatti hanno limitate possibilità di modulare in economia la potenza prodotta e quindi l'energia prodotta durante la notte (in cui l'offerta supera la domanda) ha basso costo di mercato[29][30]. Ciò consente di fermare in Italia durante la notte le centrali meno efficienti e le centrali idroelettriche a bacino e di attivare le stazioni di pompaggio idriche che poi possono "rilasciare" nuovamente energia durante il giorno. Questo meccanismo ha reso economicamente conveniente l'importazione di energia dall'estero, da cui il grande sviluppo del commercio di energia negli ultimi anni.
Dai dati pubblicati da Terna riguardanti il 2009 si ricava infine che l'energia elettrica importata è cresciuta rispetto al 2008 (circa il 12,3% in più), a fronte di un decremento della produzione nazionale, in particolare per quanto riguarda la fonte termoelettrica[31].


Questo grafico mostra il costo del kwh in tutti i paesi europei per fascie di consumo annuo:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Costi_elettricit%C3%A0_europa_(residenziale).png

al di sotto dei 3500kwh/anno l'Italia è il secondo + vantaggioso in assoluto dopo la Gracia.

Questo significa che, anche rimanendo esattamente come siamo, ma ottimizzando i consumi, il risparmio economico sarebbe immediato.


saluti. :)
- "A Papà, ma si è n'fatto de salute non ve la potete fa passa dalla mutua.."- - "Siii la Mutua.... n'passa n'c@zzo ..pensa la fi#a!" -
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Re: Referendum

Messaggioda k3pp0 » giovedì 9 giugno 2011, 14:18

Se solo penso a quanti pc rimangono inutilmente accesi la sera e nei weekend qui in ditta....è uno schifo. e la gente se ne fotte...tanto "non pagiamo noi la corrente in ditta"...


illusi.
quando non riesco con le parole, provo con un rutto... [Sto arrivando...]

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Re: Referendum

Messaggioda OIDDI » giovedì 9 giugno 2011, 15:32

tabauro ha scritto:
OIDDI ha scritto:1)Gli ultimi 100 Miliardi di euro sono (dati che si trovano in giro per internet) sono i soldi utilizzati per incentivare le "alternative": vi siete mai chiesti quanti MWh anno siamo riusciti a coprire con questa spesa? Sapete quanta dell'energia nazione siamo riusciti a recuperare? Vi siete mai chiesti quante centrali nucleari si sarebbero potute costruire?


CUT

I costi sostenuti per l'incentivazione dell'energia fotovoltaica col conto energia sono stati nel 2009 di 292 milioni di euro.



Sicuramente sono stato poco preciso, ma intendevo il costo Totale.
Per il nucleare mi conti tutto, anche i peli degli ingegneri, e per le altre cose non lo fai?

http://energia24club.it/articoli/0,1254 ... 98,00.html

Nell'ipotesi che i consumi finali di energia al 2020 siano pari a 374 TWh, come prevede il Piano di Azione Nazionale elaborato dal Governo, il costo dell'incentivazione sarebbe compreso tra i 2,7 e i 3,3 centesimi di euro per kWh, il doppio rispetto ad oggi e circa il 17-20% dell'attuale costo unitario del kWh elettrico al lordo delle imposte.

Il che equivale a:

I costi d'incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel periodo compreso tra il 2010-2020 saranno prossimi ai 100 miliardi di euro.


Per il 2011, secondo le stime, il peso delle rinnovabili sulle bollette sarà intorno ai sei miliardi, di cui oltre tre per il fotovoltaico - ha affermato il presidente dell'Autorita' per l'energia, Guido Pier Paolo Bortoni -. L'onere sul 2020, rapportato al costo dell'energia a oggi, secondo le stime potrebbe essere intorno al 17-18 per cento".




.
CUT
In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.[/b]


Amen. Discorsi, come alsolito.


Ma vediamo in dettaglio:


CUT

Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38,5 miliardi di euro.

A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37,5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa[44] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera.
Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.[45]


Ecco, si parla di dipendenza di TEP: tonnellate equivalenti Petrolio e NON di € spesi per.. che cosa ben diversa e nemmeno del rendimento dei TOT euro spesi Per..

Questo discirso è valido SOLO per chi cerca una indipendeza nella produzione di energia.
Discorsi tipo:" oggi le palle sono in mano agli arabi; se si passa al nucleare si deve passare per Putin."

Ripeto, le nuove genrazioni di centrali riducono drasticamente la richiesta di URANIO PURO.. COn quelle nuove si arriva al paradosso che si POTREBBE più di quello che serve.



alla voce "Scambi con l'estero" si legge sostanzialmente che anche se importiamo l'80% di energia elettrica, in realtà ce ne occorre solo 1,5% per il reale fabbisogno, il resto lo importiamo perchè, per il gioco giorno/notte, è economicamente + vantaggioso.

L'importazione non è sempre proporzionale alla richiesta: il fabbisogno energetico italiano viene sostenuto da corrente prodotta all'estero per un'aliquota che può oscillare tra meno del 10% in fase diurna fino a punte massime del 25% durante la notte. Tale importazione avviene da quasi tutti i paesi confinanti, anche se le quote maggiori sono quella proveniente dalla Svizzera e, a seguire, dalla Francia (è da notare, tuttavia che attraverso la Svizzera viene veicolata anche parte dell'energia francese richiesta dall'Italia[25] vista l'insufficienza degli elettrodotti diretti); considerando dunque questi due Paesi insieme, da Francia e Svizzera proviene quasi l'80% di tutta l'importazione italiana di elettricità.[26].
Parte di questa energia (in particolare quasi il 40% di quella "svizzera"[25] e l'87% di quella "francese"[27]) viene prodotta con centrali nucleari. Il Gestore dei Servizi Energetici italiano pubblica ogni anno una stima dell'origine dell'energia effettivamente immessa nel sistema elettrico italiano comprendente anche gli scambi con l'estero; per il 2009 il nucleare, integralmente d'importazione, incideva per l'1,5% del totale.[28]
In effetti l'importazione notturna è percentualmente molto più importante di quella diurna proprio a causa della natura della produzione elettrica con centrali nucleari; queste infatti hanno limitate possibilità di modulare in economia la potenza prodotta e quindi l'energia prodotta durante la notte (in cui l'offerta supera la domanda) ha basso costo di mercato[29][30]. Ciò consente di fermare in Italia durante la notte le centrali meno efficienti e le centrali idroelettriche a bacino e di attivare le stazioni di pompaggio idriche che poi possono "rilasciare" nuovamente energia durante il giorno. Questo meccanismo ha reso economicamente conveniente l'importazione di energia dall'estero, da cui il grande sviluppo del commercio di energia negli ultimi anni.
Dai dati pubblicati da Terna riguardanti il 2009 si ricava infine che l'energia elettrica importata è cresciuta rispetto al 2008 (circa il 12,3% in più), a fronte di un decremento della produzione nazionale, in particolare per quanto riguarda la fonte termoelettrica[31].


Anche quel 80% è fondamentale... e meno male che la notte costa di meno.
Forse la importiamo per riempire i bacini e le "polle" geotermiche?


Questo grafico mostra il costo del kwh in tutti i paesi europei per fascie di consumo annuo:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Costi_elettricit%C3%A0_europa_(residenziale).png

al di sotto dei 3500kwh/anno l'Italia è il secondo + vantaggioso in assoluto dopo la Gracia.

Questo significa che, anche rimanendo esattamente come siamo, ma ottimizzando i consumi, il risparmio economico sarebbe immediato.

saluti. :)
[/quote]

1) parli utenza domestica
2) non mi risulta

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori ... 000003.pdf

E poi andrebbe visto il trend di tutti gli stati d'europa.
Adesso non ho tempo scappo Salumi.
Dalla prima lettera di carlo guzzi ai grisisti:

"In verita' vi dico: vi fermerete al semaforo e sgaserete per far ascoltare l voce del vosto griso con Scarico Libbero al mondo, cosi crederanno e si convetiranno.
Godrete altresi all'azionar della leva frizione del tintinnio della bidisco a secco"

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Re: Referendum

Messaggioda OIDDI » giovedì 9 giugno 2011, 15:33

Piccola nota: quando uno stato consuma un pò meno rispetto all'anno predente NON è una cosa positiva =_=' anzi..
Dalla prima lettera di carlo guzzi ai grisisti:

"In verita' vi dico: vi fermerete al semaforo e sgaserete per far ascoltare l voce del vosto griso con Scarico Libbero al mondo, cosi crederanno e si convetiranno.
Godrete altresi all'azionar della leva frizione del tintinnio della bidisco a secco"

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Re: Referendum

Messaggioda tabauro » venerdì 10 giugno 2011, 15:57

OIDDI ha scritto:
CUT

I costi sostenuti per l'incentivazione dell'energia fotovoltaica col conto energia sono stati nel 2009 di 292 milioni di euro.


Sicuramente sono stato poco preciso, ma intendevo il costo Totale.
Per il nucleare mi conti tutto, anche i peli degli ingegneri, e per le altre cose non lo fai?

http://energia24club.it/articoli/0,1254 ... 98,00.html

Nell'ipotesi che i consumi finali di energia al 2020 siano pari a 374 TWh, come prevede il Piano di Azione Nazionale elaborato dal Governo, il costo dell'incentivazione sarebbe compreso tra i 2,7 e i 3,3 centesimi di euro per kWh, il doppio rispetto ad oggi e circa il 17-20% dell'attuale costo unitario del kWh elettrico al lordo delle imposte.

Il che equivale a:

I costi d'incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel periodo compreso tra il 2010-2020 saranno prossimi ai 100 miliardi di euro.


Per il 2011, secondo le stime, il peso delle rinnovabili sulle bollette sarà intorno ai sei miliardi, di cui oltre tre per il fotovoltaico - ha affermato il presidente dell'Autorita' per l'energia, Guido Pier Paolo Bortoni -. L'onere sul 2020, rapportato al costo dell'energia a oggi, secondo le stime potrebbe essere intorno al 17-18 per cento".

Questo discorso ha bisogno di un analisi + approfondita, che ora non posso intraprendere (il tempo e tiranno aimè).

Lo farò quanto prima. ;)

.
CUT
In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.[/b]


Amen. Discorsi, come alsolito.


Ora neanche le citazioni di wikipedia sono + legittime.

Ma vediamo in dettaglio:


CUT
Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38,5 miliardi di euro.

A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37,5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa[44] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera.
Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.[45]


Ecco, si parla di dipendenza di TEP: tonnellate equivalenti Petrolio e NON di € spesi per.. che cosa ben diversa e nemmeno del rendimento dei TOT euro spesi Per..


:mmm: :mmm: ??????????????
Dov'è che si parla di TEP????? in quale remoto angolo della citazione o dell'articolo che ho postato hai letto questo????

Si parla di costi annui della bolletta energetica del paese in €.


Questo discirso è valido SOLO per chi cerca una indipendeza nella produzione di energia.
Discorsi tipo:" oggi le palle sono in mano agli arabi; se si passa al nucleare si deve passare per Putin."


Ma mi sembra di ricordare che sei stato proprio tu a parlare di indipendenza qualche post fa:

Vorrei mettere sull'accento che in ITALIA NON c'è il nucleare. Cioè 0% di indipendenza elettrica.


quindi il discorso è valido.


Ripeto, le nuove genrazioni di centrali riducono drasticamente la richiesta di URANIO PURO.. COn quelle nuove si arriva al paradosso che si POTREBBE più di quello che serve.



Però scusa se te lo dico amico mio, ma ripeti sempre le stesse cose...

Ora ritorni al galoppo con le "nuove generazioni" di centrali... quando i fatti tangibili oggi, ci stanno dimostrando che sono ancora lo stadio larvale di un progetto apparentemente mal riuscito.

Ignorare certe realtà non significa delegittimarle.


alla voce "Scambi con l'estero" si legge sostanzialmente che anche se importiamo l'80% di energia elettrica, in realtà ce ne occorre solo 1,5% per il reale fabbisogno, il resto lo importiamo perchè, per il gioco giorno/notte, è economicamente + vantaggioso.

L'importazione non è sempre proporzionale alla richiesta: il fabbisogno energetico italiano viene sostenuto da corrente prodotta all'estero per un'aliquota che può oscillare tra meno del 10% in fase diurna fino a punte massime del 25% durante la notte. Tale importazione avviene da quasi tutti i paesi confinanti, anche se le quote maggiori sono quella proveniente dalla Svizzera e, a seguire, dalla Francia (è da notare, tuttavia che attraverso la Svizzera viene veicolata anche parte dell'energia francese richiesta dall'Italia[25] vista l'insufficienza degli elettrodotti diretti); considerando dunque questi due Paesi insieme, da Francia e Svizzera proviene quasi l'80% di tutta l'importazione italiana di elettricità.[26].
Parte di questa energia (in particolare quasi il 40% di quella "svizzera"[25] e l'87% di quella "francese"[27]) viene prodotta con centrali nucleari. Il Gestore dei Servizi Energetici italiano pubblica ogni anno una stima dell'origine dell'energia effettivamente immessa nel sistema elettrico italiano comprendente anche gli scambi con l'estero; per il 2009 il nucleare, integralmente d'importazione, incideva per l'1,5% del totale.[28]
In effetti l'importazione notturna è percentualmente molto più importante di quella diurna proprio a causa della natura della produzione elettrica con centrali nucleari; queste infatti hanno limitate possibilità di modulare in economia la potenza prodotta e quindi l'energia prodotta durante la notte (in cui l'offerta supera la domanda) ha basso costo di mercato[29][30]. Ciò consente di fermare in Italia durante la notte le centrali meno efficienti e le centrali idroelettriche a bacino e di attivare le stazioni di pompaggio idriche che poi possono "rilasciare" nuovamente energia durante il giorno. Questo meccanismo ha reso economicamente conveniente l'importazione di energia dall'estero, da cui il grande sviluppo del commercio di energia negli ultimi anni.
Dai dati pubblicati da Terna riguardanti il 2009 si ricava infine che l'energia elettrica importata è cresciuta rispetto al 2008 (circa il 12,3% in più), a fronte di un decremento della produzione nazionale, in particolare per quanto riguarda la fonte termoelettrica[31].


Anche quel 80% è fondamentale... e meno male che la notte costa di meno.
Forse la importiamo per riempire i bacini e le "polle" geotermiche?


non capisco il senso della domanda.

Nella citazione c'è proprio scritto che noi importiamo la corrente di notte perchè i produttori sono costretti a svenderla per un surplus che non possono gestire, di conseguenza ce la fanno pagare una miseria.
Noi, furbi, questa energia a 2 soldi, la utilizziamo sia per i consumi notturni ( e quindi spegniamo le nostre centrali e risparmiamo carburante) che per attivare le pompe che riportano l'acqua nei bacini di raccolta per la produzione idroelettrica giornaliera (dove il costo dell'energia importata è maggiore e quindi ne compriamo di meno).

In sostanza ci conviene + acquistarla che produrla, mi sembra tutto molto chiaro.



Questo grafico mostra il costo del kwh in tutti i paesi europei per fascie di consumo annuo:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Costi_elettricit%C3%A0_europa_(residenziale).png

al di sotto dei 3500kwh/anno l'Italia è il secondo + vantaggioso in assoluto dopo la Gracia.

Questo significa che, anche rimanendo esattamente come siamo, ma ottimizzando i consumi, il risparmio economico sarebbe immediato.

saluti. :)


1) parli utenza domestica
2) non mi risulta

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori ... 000003.pdf


Il dubbio che tu non legga con attenzione si fà sempre + forte in me...
L'articolo che hai suggerito dice esattamente quello che è indicato nel mio grafico.

per i consumi domestici, sotto le 3500kwh annue il costo dell'energia sulla bolletta in Italia è tra i + bassi d'Europa!!!


ti invito a controllare i grafici con attenzione, scoprirai che il picco dei costi si innalza superati 1800kwh annue.

citazione presa para para dal tuo link:
I dati di gennaio 2007 confermano l’anomalia italiana determinata da una struttura tariffaria progressiva (accresciuta dal sistema
di imposizione fiscale che non colpisce i bassissimi livelli di consumo), tale per cui il prezzo unitario dell’elettricità aumenta al
crescere dei quantitativi di consumo, per lo meno sino a un certo
livello di consumo annuo. Gli utenti italiani con livelli di consumo
più bassi, pari a 600 kWh e 1.200 kWh annui, sostengono, infatti,
prezzi sia al lordo sia al netto delle imposte molto inferiori a quelli prevalenti in Europa



ma ke gniente gniente ce stai a provà?? :moon: :moon:

sempre con il massimo affetto Guzzista! :abbraccio:
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Re: Referendum

Messaggioda gianluigibombatomica » venerdì 10 giugno 2011, 16:43

scusate.. non posso fare a meno di suggerirvi il consiglio del mio politico di riferimento:
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Re: Referendum

Messaggioda Dr.Manetta » venerdì 10 giugno 2011, 17:12

:rotfl: :rotfl: :rotfl: Mitico Cetto!

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Re: Referendum

Messaggioda tabauro » venerdì 10 giugno 2011, 17:21

:rotfl: :rotfl:
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Re: Referendum

Messaggioda rallysta » venerdì 10 giugno 2011, 17:25

:rallysta: Dove passo io... Non cresce più l'erba! :ossom:

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Re: Referendum

Messaggioda tabauro » venerdì 10 giugno 2011, 17:31

:rotfl:
un genio!!
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Re: Referendum

Messaggioda rallysta » venerdì 10 giugno 2011, 17:36

:rallysta: Dove passo io... Non cresce più l'erba! :ossom:

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Re: Referendum

Messaggioda OIDDI » sabato 11 giugno 2011, 12:45

tabauro ha scritto:
OIDDI ha scritto:
CUT
Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38,5 miliardi di euro.

A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37,5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa[44] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera.
Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.[45]


Ecco, si parla di dipendenza di TEP: tonnellate equivalenti Petrolio e NON di € spesi per.. che cosa ben diversa e nemmeno del rendimento dei TOT euro spesi Per..


:mmm: :mmm: ??????????????
Dov'è che si parla di TEP????? in quale remoto angolo della citazione o dell'articolo che ho postato hai letto questo????
Si parla di costi annui della bolletta energetica del paese in €.


Poi dici che sono io che non leggo attentamente. E comunque la cosa si sta facendo, come hai detto, molto complicata e il tempo è tiranno.
Comuque il tuo riferimento inizia parlando di euro e poi inizia con le percentuali.
Le percentuali, sono riferite ai tep, o almeno è quello che io ho trovato su internet e non fanno riferimento agli EURO: sono due cose completmente diverse.





Questo discirso è valido SOLO per chi cerca una indipendeza nella produzione di energia.
Discorsi tipo:" oggi le palle sono in mano agli arabi; se si passa al nucleare si deve passare per Putin."


Ma mi sembra di ricordare che sei stato proprio tu a parlare di indipendenza qualche post fa:


Certo, e la si raggiunge solo Diversificando e non dicendo NO.
Comuque ci stiamo avviluppando.


Vorrei mettere sull'accento che in ITALIA NON c'è il nucleare. Cioè 0% di indipendenza elettrica.


quindi il discorso è valido.



Il discorso è più ampio e comunque intendo ioche "0%" non va bene: siamo troppo in mano agli arabi.
Almeno con il nucleare possiamo essere in mano a Puntin, canada, etc etc.
E ripeto, cno le nuove centrali nemmeno più a loro.



Ripeto, le nuove genrazioni di centrali riducono drasticamente la richiesta di URANIO PURO.. COn quelle nuove si arriva al paradosso che si POTREBBE più di quello che serve.



Però scusa se te lo dico amico mio, ma ripeti sempre le stesse cose...

Ora ritorni al galoppo con le "nuove generazioni" di centrali... quando i fatti tangibili oggi, ci stanno dimostrando che sono ancora lo stadio larvale di un progetto apparentemente mal riuscito.

Ignorare certe realtà non significa delegittimarle.


Ripeto le solite cose perchè tu continui a postare che il
1) nucleare IN GENRALE non è conveniente = FALSO!
2) Il nucleare IN GENERALE è Pericolso = FALSO ( non più di altre forme di energia)
3) Il costo dell'energia prodotta dal nucleare è più alta di... FALSO e ti ho postato i grafici dei vari studi..
etc etc

Insomma e i fatti lo dimostrano, l'unica cosa su cui posso essere d'accordo è che
1) ci volgiono immensi capitali per costruire una centrale e non tutti li hanno
2)Le nuove centrali costano di più perchè moolto più sicure.. ma è vero anche che durano circa 60 anni invece che una media di 40.


Sul dietro front dei vari stati ( vedi germania) vedremo: i grafici mondiali sul consumo dell'energia danno un calo bestiale della richiesta ( crisi) + la crisi economica + il casino in giappone.
Date tempo al tempo e fate reggiungere i i livelli del 2008, poi ne riparliamo.


cut


Anche quel 80% è fondamentale... e meno male che la notte costa di meno.
Forse la importiamo per riempire i bacini e le "polle" geotermiche?


non capisco il senso della domanda.

Nella citazione c'è proprio scritto che noi importiamo la corrente di notte perchè i produttori sono costretti a svenderla per un surplus che non possono gestire, di conseguenza ce la fanno pagare una miseria.
Noi, furbi, questa energia a 2 soldi, la utilizziamo sia per i consumi notturni ( e quindi spegniamo le nostre centrali e risparmiamo carburante) che per attivare le pompe che riportano l'acqua nei bacini di raccolta per la produzione idroelettrica giornaliera (dove il costo dell'energia importata è maggiore e quindi ne compriamo di meno).
[/quote]

Semplice che se non ci fosse questa energia svenduta saremmo nel bottino ;)
Le centrali come Larderello, la notte devono riposare perchè altrimenti il giorno non riescono a fornire energia, così come i bacini che vanno riempiti.

Con una gestione intelligente di griglie di centrali ( che non possono essere spente e per questo la notte c'è eccesso di energia) si possono risparmiare tonnellate di petrolio, soldi, inquinamento.


In sostanza ci conviene + acquistarla che produrla, mi sembra tutto molto chiaro.


Ma che discorsi fai? Lo vedi che ti contraddici?
Le proporzioni!
Ma se invece di comprarla la facciamo noi?
UNa 10 di centrali nucleari? NON sarebbe melgio?

Questo grafico mostra il costo del kwh in tutti i paesi europei per fascie di consumo annuo:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Costi_elettricit%C3%A0_europa_(residenziale).png

al di sotto dei 3500kwh/anno l'Italia è il secondo + vantaggioso in assoluto dopo la Gracia.

Questo significa che, anche rimanendo esattamente come siamo, ma ottimizzando i consumi, il risparmio economico sarebbe immediato.

saluti. :)


1) parli utenza domestica
2) non mi risulta

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori ... 000003.pdf


Il dubbio che tu non legga con attenzione si fà sempre + forte in me...
L'articolo che hai suggerito dice esattamente quello che è indicato nel mio grafico.

per i consumi domestici, sotto le 3500kwh annue il costo dell'energia sulla bolletta in Italia è tra i + bassi d'Europa!!!



E dinvece l'ho letta benissimo, infatti tu hai postato solo l'utenza domestica.. che incide per una sega.

Ma cosè stiamo a fare
" ma dove vai?"
"Al cinema?"
"A vedè?"
" Quo vadis"
etc etc.

NON è l'utenza domestica il problema!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anche se per LEGGE ci imponessero i contatori a 1 Kw la SETE di energia non sarà soddifatta!
Sono le industrie ed il terziario il " problema".

ti invito a controllare i grafici con attenzione, scoprirai che il picco dei costi si innalza superati 1800kwh annue.


Appunto mi stai dando ragione.

citazione presa para para dal tuo link:
I dati di gennaio 2007 confermano l’anomalia italiana determinata da una struttura tariffaria progressiva (accresciuta dal sistema
di imposizione fiscale che non colpisce i bassissimi livelli di consumo), tale per cui il prezzo unitario dell’elettricità aumenta al
crescere dei quantitativi di consumo, per lo meno sino a un certo
livello di consumo annuo. Gli utenti italiani con livelli di consumo
più bassi, pari a 600 kWh e 1.200 kWh annui, sostengono, infatti,
prezzi sia al lordo sia al netto delle imposte molto inferiori a quelli prevalenti in Europa



Per via di una tassazione PROGRESSIVA.
PS: poi, su alcuni forum fanno notare che nel peridio 2006/2007/2008 il nucleare come combustibile ha raggiunto costi con picchi superiori al 100%
( non mi chiedere il perchè, era roba da finanza), discostandosi abbondantemente dalle medie dei 40 anni precedenti.
Si parla di studi fatti da petrolieri.


ma ke gniente gniente ce stai a provà?? :moon: :moon:

sempre con il massimo affetto Guzzista! :abbraccio:
[/quote]


Non capisco cosa intendi.

Cimque tranquillo che in italia il NO vince sempre: siamo molto simili agli arabi.
Si passa giornate a litigare per " sensazioni".
Il destino ha voluto, come dice il manetta, che i referendum siano stati fatti dopo fatti drammatici.
Cmq, a meno di scoperte epocali su energia fusione fredda, etc etc, vederete cosa succederà nei prossimi anni.

Annamo a votare annamo.
Dalla prima lettera di carlo guzzi ai grisisti:

"In verita' vi dico: vi fermerete al semaforo e sgaserete per far ascoltare l voce del vosto griso con Scarico Libbero al mondo, cosi crederanno e si convetiranno.
Godrete altresi all'azionar della leva frizione del tintinnio della bidisco a secco"

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Re: Referendum

Messaggioda rallysta » sabato 11 giugno 2011, 19:51

Senza disquisire sulla sicurezza e sui costi del nucleare, la cosa che più mi spaventa sono le scorie, in italia non siamo in grado di gestire i rifiuti, siamo sicuri che verrano gestite correttamente le scorie!? Secondo me sicuramente no, viviamo in un paese di furbi e le scorie finirebbero dove non dovrebbero finire.

:porca:
:rallysta: Dove passo io... Non cresce più l'erba! :ossom:


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