Pagina 1 di 1

Il Ciao

Inviato: venerdì 12 maggio 2017, 11:58
da Dr.Manetta
Quest'anno compie, anzi meglio dire avrebbe compiuto, ben 50 anni di età il "Ciao", mitico motorino che ha dominato la scena motoristica italiana per svariati lustri

Immagine

Naturalmente, come molti quattordicenni, anche io sono stato svezzato motoristicamente da questo ciclomotore, passato nelle mie mani da quelle di mio nonno.

Ai tempi le due essenziali modifiche erano: sella lunga e la marmitta (Proma, Giannelli ecc. ecc.). Qualcuno, per illudersi di avere tra le mani una moto più seria, smontava un pedale per tenerne solo uno giusto per l'avviamento... con la conseguente scomodità di tenere i piedi sul telaio... :dehehiou:

Quanti ricordi... Al volo mi viene a mente una sera di ritorno dalla discoteca..

Eravamo in tre, io (da solo sul mio Ciao a sella classica) ed altri due amici insieme sul Ciao con la sella lunga. Io li seguivo e quello al manubrio del Ciao a sella lunga (Enrico) si mise a fare lo stupito zigzagando per la strada con accenni di impennata. Il trasportato (Massimo), dopo parecchi improperi, inviti non troppo calmi all'altro amico alla guida di non fare il coglioncello, botte nei fianchi, decise di saltare giù al volo (la velocità sarà stata si e no 40 km/h).
L'evoluzione di Massimo, perfettamente riuscita perché dopo il salto rimase tranquillamente in piedi per strada, ebbe l'effetto di dare un improvvisa accelerazione stile NOS di Fast & Furios al povero Enrico che, in fase di zigzagamento, si ritrovò perfettamente direzionato e incredibilmente proiettato verso il fosso a bordo strada, come una palla da bowling lanciata verso i birilli... BODUBUM!!! Che botta... Da dietro vidi tutto in cinemascope e con audio surround.

Fortunatamente la bassa velocità, il fatto che il fosso fosse pieno di rovi e pieno di mota, rese tutto molto meno drammatico di quello che poteva accadere. Anche se qualche punto di sutura al sopracciglio sinistro di Enrico fu d'obbligo. Mi ricordo ancora quando uscì dal fosso tenendosi la testa sanguinante, pieno di graffi e strappi, zuppo di mota non capendo come il suo Ciao avesse avuto questa incredibile accelerazione. Nella confusione della botta pensò che fosse stata la modifica effettuata il pomeriggio stesso: il gas rapido! :rotfl:

Quando lo vedo e ci ricordiamo la cosa, ancora ridiamo! :rotfl:

Nessun'altro lo ha avuto?

Re: Il Ciao

Inviato: domenica 14 maggio 2017, 22:25
da 2LE
Mia mamma aveva il Si che poi lo ha passato a me,ai miei tempi gia' sul ciao e sul si ci si allargava a montare un bel 75 cc.

Re: Il Ciao

Inviato: mercoledì 17 maggio 2017, 22:04
da Bendo
da molti punti di vista se fosse prodotto sarebbe ancora attuale:

  • basso costo acquisto e bassissimo costo di gestione.
  • massima agilità nel caotico traffico cittadino
  • velocità assolutamente adeguate alle attuali medie cittadine

forse per i tempi moderni sarebbe sufficiente migliorare scatto da fermo (i cambi autoamtici hanno reso le auto molto più aggressive ai semafori) ed assicurare una frenata più efficace e sicura con un minimo di abs (impensabile per l'epoca) e sarebbe tutt'ora perfetto sugli stessi percorsi di 50 anni fà. (in fondo la stragrande maggioranza delle strade nelle città italiane non è stata modificata negli ultimi 50 anni...) :bevi: :bevi: :bevi:

Re: Il Ciao

Inviato: giovedì 18 maggio 2017, 17:20
da Dr.Manetta
E' vero. Anche io lo penso. Anche se probabilmente il Ciao nell'immaginario dell'utenza stradale è stato sostituito dalle più moderne biciclette a pedalata assistita.

Re: Il Ciao

Inviato: giovedì 18 maggio 2017, 22:29
da 2LE
lo zio di mia moglie ha una di quelle biciclette e si trova alla grandissima,fa un paio di km per quattro volte al giorno e il suo modello ha anche la possibilita' di non pedalare e di usarla come un vero e proprio motorino elettrico